UN GIORNO DI GRAZIA
- Redazione Signum
- 8 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
GIORGIO CARMELO MAIO (II ANNO)
FRANCESCO REALE (III ANNO)
Giornata di preghiera per le vittime della pandemia

In questo tempo di emergenza sanitaria, il cardinal Bagnasco, Presidente della Conferenza Episcopale d’Europa, ha lanciato per tutto il periodo della Quaresima una catena di preghiera eucaristica per pregare per le oltre 770.000 vittime che in Europa sono morte a causa del Covid-19. Nel messaggio in occasione di questa iniziativa il cardinal Bagnasco ne ha sottolineato l’importanza con queste parole: “Abbiamo valutato insieme l’opportunità, anzi il dovere di ricordare nella Santa Messa, le vittime, le tantissime vittime della pandemia. Ogni Conferenza Episcopale d’Europa si è impegnata nell’organizzazione di almeno una Messa: sarà come creare una catena di preghiera, una catena eucaristica in memoria e in suffragio di tante persone. In questa preghiera vogliamo anche ricordare le famiglie che hanno subito dei lutti e tutti coloro che ancora in questo momento sono colpiti dal morbo e sono incerti sulla propria vita”. Alla Conferenza Episcopale Italiana è toccata la giornata di giovedì 4 marzo. Il cardinal Bassetti ha celebrato nella cappella della sede della CEI a Roma, pregando non solo per le vittime della pandemia ma anche per gli operatori sanitari, per i medici, per i sacerdoti e per i disagi che si sono creati nelle famiglie.
Questa giornata di preghiera, ha affermato il presidente della CEI, è un “segno di comunione e di speranza” per tutta l’Europa.

La Comunità del Seminario ha voluto vivere un’intensa giornata eucaristica a cominciare dalla mattina con la celebrazione della Santa Messa comunitaria presieduta da don Nicola Urgo, padre spirituale. Riprendendo il Vangelo del giorno, la parabola del ricco Epulone (Lc 16,19-31), don Nicola ci ha ricordato la frase di san Vincenzo de Paoli: “Se lasciate l’orazione per assistere un povero, sappiate che far questo è servire Dio. La carità è superiore a tutte le regole”, invitandoci come spesso ha fatto Papa Francesco a mettere da parte la cultura dell’indifferenza e a prenderci cura dell’altro con spirito di solidarietà e di servizio fraterno, specialmente in questo periodo difficile per tutta l’umanità che ha inciso anche a livello economico e sociale. Al termine della Santa Messa è stato esposto il Santissimo Sacramento dando inizio alla giornata eucaristica. Ogni seminarista ha potuto scegliere un’ora della giornata per sostare in adorazione offrendo la propria preghiera per questa particolare intenzione proposta. Questa giornata è stata quindi l’occasione per vivere un momento di preghiera, a livello personale e comunitario, davanti a Gesù Eucaristia. Nell’ordinarietà della vita comunitaria, infatti, abbiamo trovato un momento personale per presentare al Signore nella preghiera i pensieri e le preoccupazioni dovute a questo tempo segnato ancora dalla sofferenza, ma anche un momento di riflessione sul sentimento che deve animare il nostro essere al servizio della fraternità: il prendersi cura dell’altro in qualsiasi situazione e momento. La preghiera dei vespri e la benedizione eucaristica hanno concluso questa intensa giornata di grazia.

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